Lo scaricabarile nella manutenzione

scaricabarile 1Il gioco dello scaricabarile parte sempre dall’alto; chi ha una posizione dominante cerca un succedaneo od un subordinato al quale scaricare un onere, e questo avviene anche nella catena della manutenzione e, specificamente, della manutenzione di presidi di sicurezza in prevenzione incendi e, in particolare, quella di porte e chiusure antincendio (TGF, TF ed UE).

Ma se si possono delegare alcune incombenze e si possono interessare altri a compiere specifici servizi, alcuni impegni non sono trasferibili e certe responsabilità non sono derogabili; leggendo il testo unico del D. Lgs. 81 queste incombenze sono ben evidenziate e risulta chiaro che chi delega, incarica, deferisce, affida ad altri un compito ed una responsabilità, resta, comunque, responsabile della attenzione e della verifica che quelle mansioni, quelle funzioni che sono state deferite, siano svolte con competenza, accortezza ed ogni impegno per l’ottenimento del fine da conseguire.scaricabarile 2

Nel caso specifico (e sin dal D. Lgs 626) è delineata la catena che parte dalla proprietà ed arriva al manutentore; in mezzo ci sono decine di soggetti che, a vari livelli e con differenti compiti, hanno una incidenza sul risultato finale che è quello di avere tutte le chiusure sempre sicuramente efficienti.

La interposizione non attenua le responsabilità originarie, purtroppo, però ingenera una sensazione di distacco e di presunzione e questo si ripete di livello in livello con un simbolico presunto liberatorio passaggio di patata bollente; ma se succede qualcosa?

Un esempio (in un albergo, un ospedale, una scuola, un ufficio, un centro commerciale, ecc.) si ha un falso allarme ed una porta antincendio non si chiude, magari perchè è stata bloccata con un estintore od una zeppa, ed una uscita di emergenza non si apre perchè le ante si incastrano, il maniglione antipanico non funziona bene od è stato legato con catena e lucchetto, ed i Vigili del fuoco ed i Carabinieri che sono stati chiamati e sono intervenuti stilano i loro rapporti nei quali quelle manchevolezze vengono riportate; ne segue una indagine, e chi sarà indagato?

Ma anche un sopralluogo di  verifica da parte dei VV.F., INAIL, ASL, Ispettorato del Lavoro può arrivare allo stesso epilogo : rapporto, indagine, indagati.

Se poi anziché un falso allarme si verifica un evento reale e la successiva indagine si allarga a tutto l’edificio, chi verrà chiamato a rispondere delle carenze e delle manchevolezze, magari anche gravi, che si potranno riscontrare e che hanno avuto incidenza sulla salvaguardia delle persone?

Scaricando il barile dall’alto si fa presto a dire che il responsabile è l’ultimo, cioè il manutentore; ma se lui ha visto l’ultima volta quelle porte 5 mesi prima, e nessuno si è accorto che erano state danneggiate una da un carrello, un’altra da una scala, altre letteralmente sabotate con distacco dei chiudiporta ed esclusione del sistema di rivelazione fumi e sgancio elettromagneti, e buona parte bloccate aperte con ogni sistema o chiuse con catene e lucchetti se non coperte da scaffalature, cosa succede?

Nel caso di un intervento della Magistratura, un Giudice accetterà lo scaricabarile ed un rimpallo di responsabilità, o prenderà il registro degli indagati ed inizierà a scrivere la lista dei nomi di tutti quelli che hanno avuto a che fare con quei presidi di sicurezza che non sono stati onorati ?