Avventure di una porta

Tutto comincia con un cartello :

“Non chiudere è rotta !”

 messo sull’anta primaria di una porta TGF metallica EI 120 a 2 battenti installata, normalmente chiusa, con coppia di maniglioni antipanico, chiudiporta idraulico meccanico su anta primaria e molla interna ad una cerniera nell’anta secondaria, regolatore precessione chiusura ante (ma non fermi E.M.),  quale uscita di piano in un edificio di uffici, che risulta “zeppata” per evitarne l’autochiusura .

Causa dell’evento = rotture = l’ala della cerniera inferiore (l’anta ha 3 cerniere a 3 ali) che  era saldata sull’anta,  si è dissaldata (probabilmente per un impatto subito dalla stessa anta) ed ha deformato la lamiera della scatola dell’anta sino ad un inizio di  tranciamento (in basso a sx) –   l’ancoraggio = saldatura della cerniera al telaio risulta non aver subito danno.

La stessa cosa sulla cerniera superiore (anche qui evidenti gli inizi di tranciamento in alto ed in basso). L’evento anomalo è segnalato anche da un avvenuto “scavallamento” del regolatore di chiusura

La porta è perfettamente identificabile (immagine sfumata per privacy) per anno di costruzione e numero progressivo di produzione (matricola) 

cosa avrebbe dovuto fare il manutentore ?

  1. A) chiedere al produttore la fornitura di una anta “clone”, con la relativa dichiarazione di conformità; installarla a sostituzione di quella danneggiata; effettuare una verifica globale per rimessa in esercizio in perfetta integrità ed efficienza della porta; rilasciare una sua dichiarazione di corretta posa ed annotare l’intervento di manutenzione straordinaria.

cosa ha fatto il manutentore ?

Ha saldato in opera (non smontato l’anta, portata in officina, posta su piano, ribattuta l’ala della cerniera e fermata con morsetto e quindi saldata), probabilmente previo qualche colpo di martello e spinta con leva, l’ala sconnessa della cerniera inferiore; l’operazione ha “tirato” su quest’ala, il perno e le ali ancorate al telaio, deformandole e con ciò rendendo impossibile un recupero del tipo A

 l’operazione è stata ripetuta per la cerniera superiore con l’alterazione indotta al sistema di rotazione evidenziato dallo status del perno, si è riflessa anche a carico della cerniera centrale che risulta disallineata anche essa; Si avverte una irregolarità nel movimento ed  notevole stridore durante la rotazione dell’anta.

Poichè si anche verificato un problema nella serratura la porta è tornata esattamente nella condizione di partenza : tenuta aperta, stavolta dal classico estintore, con il cartello “porta guasta non chiudere”

Cosa succede ora ?

Si deve sostituire integralmente la porta (teoricamente si potrebbero recuperare – vedi A – l’anta secondaria, il chiudiporta ed il regolatore di chiusura) perchè irrimediabilmente out per aver perso la sua conformità; tenendo conto che sono da sostituire i maniglioni antipanico perchè non marcati CE